AVEZZANO – Question time su caso Gielle, Irim e interporto. Resoconto video a 360°

Redazione
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Clima insolitamente disteso in aula consiliare quest’oggi in occasione del question time, un consiglio comunale convocato in sessione straordinaria in seguito alle interrogazioni presentate da alcuni consiglieri di opposizione relative al caso Gielle, al Nuovo municipio e Interporto. Guarda il video a 360°

Controversia Gielle –  [ SCARICA QUI il pdf dell’interrogazione ] La vicenda complessa iniziata ben 34 anni fa che aveva visto il Comune di Avezzano soccombere nei primi due gradi di giudizio, costretto a pagare circa 806mila euro di danni dopo una sentenza schock della Corte d’appello dell’Aquila. Situazione poi ribaltata nel novembre 2017 in Cassazione, con l’amministrazione comunale legittimata al recupero di 1.014.336,80 euro. “Questa amministrazione farà di tutto affinchè tale somma possa rientrare nelle nostre casse– afferma l’assessore agli affari legali Chiara Colucci, in risposta all’interrogazione sul tema presentata dai consiglieri Pd Roberto Verdecchia e Domenico Di Berardino – il 19 gennaio 2018 è stato presentato il ricorso sommario, subito dopo l’insediamento dell’avvocato comunale Blandini, avvenuto con ritardo anche per le note vicessitudini legate all’anatra zoppa. Attendiamo fiduciosi la decisione del giudice ordinario nell’udienza che si terrà il 30 Maggio prossimo”.

Irim – [ SCARICA QUI il pdf dell’interrogazione ] Il tema è l’associazione di imprese che si era aggiudicato l’appalto per la costruzione del nuovo municipio con il Sindaco Antonio Floris, finita poi sotto processo per una serie di presunte irregolarità nell’appalto e nei lavori stessi. Un altro caso complesso sfociato in un un contenzioso civile e in un procedimento penale. “Il contratto di quartiere era un’idea nobile ma che ha provocato solo uno scempio per la collettività – afferma l’avvocato Christian Carpineta, uno dei consiglieri firmatari dell’interrogazione sul tema – una delle pagine più brutte della storia del comune di Avezzano”. Un’opera incompiuta costata milioni di euro alla collettività e che tuttora è priva di impianti e di funzionalità. “Speriamo di trovare un accordo, ma mentre noi giochiamo di fioretto loro usano la scimitarra– afferma il consigliere Roberto Verdecchiaspero in una soluzione tecnica e che l’area venga restituita alla cittadinanza di Avezzano”. “Il comune ha l’obiettivo di concludere l’opera entro il 2020- chiosa l’assessore agli affari legali Chiara Colucci – e non sarà l’Irim a proseguire i lavori”

InterportoUn polo logistico di protezione civile – afferma il consigliere Gianfranco Gallese, promotore dell’interrogazione – oggetto di polemiche scelerate da parte di personaggi aquilani vicini a una determinata area politica. Mi aspetto dall’amministrazione comunale una levata di scudi a favore di un progetto che puo fare solo del bene e nel quale già operano la croce rossa e il soccorso alpini, ma nel quale potrebbero agire migliaia di associazioni di volontariato.” Rassicurazioni ‘verbali’ sull’interporto arrivano dal vicesindaco Cipolloni, che parla anche di una futura sinergia con l’aereoporto di Preturo.

Molto meno pacati i toni nella riunione dei capigruppo tenutasi poco prima del question time.

L’ex sindaco Giovanni Di Pangrazio lamenta una carenza di democrazia nell’elezione delle commissioni, de sempre espressione di maggioranza e minoranza, e auspica un ritorno a commissioni di 5 consiglieri: “le commissioni devono devono essere compatibili con la volontà popolare e non possono essere competenza assoluta del sindaco: non si possono escludere rappresentanti dell’opposizione”.

Il consigliere Babbo ha invece attaccato sindaco e assessore alla sicurezza, accusati di aver strumentalizzato le sue dichiarazioni, rilasciate in precedenza in un comunicato congiunto con il collega Gianfranco Gallese, sul degrado in cui versa l’ex casa di riposo di Avezzano: «Sfuggono alcuni particolari al signor sindaco – ha detto Babbo – per primo che non abbiamo mai rivolto critiche alle forze dell’ordine delle quali conosciamo il lavoro per tutto il comprensorio marsicano svolto, tra l’altro, in condizioni di uomini e mezzi che sono assolutamente proibitive. Non lo avremmo mai fatto e non lo faremmo mai. Quel che abbiamo segnalato, sperando in altro tipo di risposta e sensibilità, è che dopo l’intervento dell’Amministrazione, che non ci è sfuggito, immigrati, malviventi e abusivi sono tornati in massa ed ora la situazione è quella che abbiamo reso pubblica con le foto. Allora la diciamo proprio tutta. Invece di spendere 9.000 mila euro per fare i muretti e non risolvere nulla, avremmo pensato di poter proporre di predisporre un servizio di guadiania nella zona e in tutte quelle degradate e magari installare video e fotocamere di sicurezza in tutte quelle aree. Forse sarebbero più efficaci. Un’ultima cosa. Io e il consigliere Gallese siamo onorati di aver inusualmente provocato la risposta del sindaco in persona, ma ci chiediamo perché risponde anche e si accalora tanto l’assessore Casciere, passato dall’opposizione in maggioranza, da “senza padroni” alla Lega e al centrodestra, diventato assessore da un mese e del quale, quindi, l’opera non è ancora valutabile?».

Sul question time lo Staff del sindaco De Angelis ha diffuso QUESTO comunicato

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