Avezzano, Palazzo Torlonia: “Il sogno come luogo dell’incoscio”

Claudio Abruzzo
Claudio Abruzzo
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Si è tenuto nella sala del Principe del Palazzo Torlonia il quinto appuntamento del corso “Come leggere le opere d’arte – incontriamo l’arte moderna e contemporanea”. Il corso, organizzato e patrocinato dalla Pro loco di Avezzano, è nato da un progetto di Christian Dolente e Rosa Simone. Il professor Dolente, esperto di arte, ha lavorato per molti anni presso il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.

Otto in totale le lezioni in programma, riservate a più di 50 iscritti; il corso è iniziato nel febbraio 2018 e terminerà nel mese corrente. Nella location storica di Palazzo Torlonia, molti sono stati gli artisti trattati: da Van Gogh a Munch, da Modigliani a Caghall … e poi anche altri incontri su arte e psiche tenuti in collaborazione col professor Francesco Subrani.

Un escursus artistico che parte dalla nascita dell’arte, dalla grotta dell’homo sapiens, per arrivare fino all’arte astratta contemporanea. “Un corso di storia dell’arte molto originale – spiega il professor Dolente – che approfondisce la conoscenza nozionistica acquisita a livello scolastico: non semplici monografie ma anche antropologia culturale, simbologia, mitologia. Arte come emozione più che nozione: un corso che vuole insegnare le leggi della grammatica dell’arte, un metodo che va oltre il semplice approccio visivo ed emotivo, per spiegare i significati nascosti dentro ogni opera d’arte”.

Precursore del corso un incontro tenutosi nel palazzo Torlonia nello scorso maggio, denominato il volto contemporaneo della scultura: “ma anche la volontà di corsisti del luogo – continua il professor Dolente – che, in precedenza, avevano frequentato il corso a Pescara e che mi hanno convinto ad istituirne uno anche nella Marsica. Una scelta indovinata visto il seguito dell’iniziativa. Un corso che si pone come obiettivo anche una rivalutazione dell’arte contemporanea, per superare quella generale repulsione verso un periodo storico artistico poco conosciuto”.

Proprio in quest’ottica va visto l’incontro odierno, Il Sogno come luogo d’inconscio: “partendo da Freud, Jung – chiarisce il docente del corso – abbiamo esplorato il mondo dell’inconscio e dell’immaginazione libera. Sono stati poi spiegati anche gli effetti del surrealismo sulla pubblicità di oggi, tutta farcita di rimandi psicologici e messaggi pubblicitari”.

Il professor Dolente esalta infine la location in cui si è tenuto l’incontro: “uno scenario pazzesco che potrebbe diventare il distretto culturale della Marsica e non solo, in un territorio caratterizzato da una forte fame di cultura”.

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