Autostrade A25 e A24: ieri servizio inquietante di “Le Iene” sullo stato dei viadotti

Redazione
Redazione
2 Minuti di lettura

COMUNCATO STAMPA



Associazioni: situazione inaccettabile, altro che discutere ora un nuovo Piano Economico miliardario con Strada dei Parchi del gruppo Toto. Ministero
con enti pubblici verifichi sicurezza e rispetto della Convenzione da parte del concessionario in questi anni.

Ieri sera Le Iene con un servizio di Filippo Roma hanno dimostrato in maniera inequivocabile lo stato inaccettabile dei viadotti delle autostrade A24 e A25 gestite da Strada dei Parchi del gruppo Toto.

Per vedere il servizio CLICCA QUI

Le immagini dicono tanto ma solo chi è stato materialmente sotto quei viadotti può capire fino in fondo in che stato penoso sono.

Per quanto ci riguarda sarebbe lunare rispetto a quanto visto discutere ora di nuovo miliardi da dare al concessionario nei prossimi anni, siano essi denari provenienti dai pedaggi o addirittura finanziamenti a fondo perduto derivanti dalle tasse dei cittadini.

A nostro avviso la priorità del Ministro Toninelli e l’impegno della politica, a partire dal M5S e dalla Lega al Governo, dovrebbero essere la verifica con enti pubblici del reale grado di sicurezza di questi viadotti in pessime condizioni di manutenzione e una valutazione attenta del comportamento del concessionario rispetto agli obblighi della Convenzione.

Si può fare in un mese. Nel frattempo si lavori, sempre con enti dello Stato, per quantificare e pianificare le risorse necessarie per gli interventi indifferibili.

Per parte nostra in questi giorni abbiamo depositato un ulteriore e molto documentato esposto sull’argomento, che illustreremo nei prossimi giorni. Solo dopo si potrà eventualmente discutere del Piano Economico e Finanziario.

Video viadotti a Bugnara, Cocullo, Isola del Gran Sasso, Bussi: CLICCA QUI
Foto viadotti a Bugnara, Cocullo, Isola del Gran Sasso, Bussi: CLICCA QUI



Comunicato stampa dell’1 ottobre 2018


FORUM H2O

NUOVO SENSO CIVICO ONLUS
STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE ONLUS


SULLO STESSO ARGOMENTO:

Condividi questo articolo