Affettività in carcere? Eventualità non del tutto esclusa

Redazione
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COMUNICATO STAMPA


AFFETTIVITA’ IN CARCERE? EVENTUALITÀ NON DEL TUTTO ESCLUSA

Anche se il decreto attuativo sull’affettività in carcere sembra essere stato estromesso da quelli che, a breve, potranno riscrivere la storia dell’ordinamento penitenziario italiano, non è del tutto da escludere la possibilità che possa, un domani e neanche tanto lontano, essere ripreso e ricollocato laddove gli Stati Generali sull’Esecuzione penale voluti dal ministro della giustizia Andrea Orlando avrebbero voluto fosse inserito”. Ad affermarlo è Mauro Nardella, segretario generale territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria, che aggiunge: “Per sapere quindi se sarà possibile fare sesso in carcere o sarà del tutto escluso dal processo riformatore bisognerà aspettare ancora visto che la produzione di un eventuale decreto attuativo ad hoc, si ha tempo di realizzarlo finanche l’estate prossima”.

Sottolinea Nardella: “Tutto dipenderà dalla compagine governativa che subentrerà a quella attuale. Saranno i futuri ministri, unitamente al Capo di Governo che dirigerà il Consiglio dei Ministri, a decidere se sarà il caso di fare esercitare o meno, anche in carcere (non escludendo quelli di Sulmona, L’Aquila ed Avezzano) la pratica umana più desiderata. Molto ci sarebbe da approfondire su come sarà esercitato l’obbligo della vigilanza visto che in carcere i poliziotti penitenziari questo fanno. I permessi di affettività che sono stati contemplati quali soluzioni tampone al problema del “voyaierismo istituzionale” non potranno non tener conto di un ulteriore aggravio di lavoro che i competenti addetti saranno chiamati a svolgere come ad esempio il disbrigo delle pratiche, l’accompagnamento del detenuto presso l’apposito albergo, etc. Sinceramente – conclude Nardella – pur rispettando i ruoli dei legislatori nel voler coltivare questa eventualità, in un’era dove si è pensato più a tagliare 5000 uomini di polizia penitenziaria anziché aumentarli, sarà molto difficile che il quadro futuro possa essere compatibile con una decisione positiva in tal senso”.


Mauro Nardella

segretario territoriale Uil Pa

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