A24/A25 – Fillea Cgil sollecita governo: “Sblocchi i 192 milioni per adeguamento viadotti”

Redazione
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COMUNICATO STAMPA


FILLEA CGIL ABRUZZO – AMICUCCI SOLLECITA GOVERNO GIALLOVERDE: LANCIATI ALLARMI SICUREZZA SU A24 E A25, ORA GOVERNO RISPONDA CON I FATTI E SBLOCCHI SUBITO I 192 MILIONI DI EURO PER ADEGUAMENTO VIADOTTI

“È stato lanciato da più parti, anche dal ministro per le Infrastrutture e Trasporti Toninelli, un allarme sicurezza sulle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25, considerate dalla legge di stabilità del 2012 strategiche in caso di calamità naturale, ora il Governo con urgenza deve rispondere con i fatti emanando i decreti utili a sbloccare i 192 milioni inseriti nel decreto Genova, per adeguare sismicamente i viadotti”.

E’ la forte sollecitazione inviata da Silvio Amicucci, segretario regionale del Sindacato lavoratori Edili della Fillea Abruzzo, al Governo gialloverde “per garantire la sicurezza degli utenti nelle due arterie gestite dalla concessionaria Strada dei Parchi, e per difendere l’occupazione di centinaia di dipendenti di Sdp in cassa integrazione che aspettano la riapertura dei cantieri dopo aver rischiato di perdere il posto di lavoro in seguito al blocco dei lavori per mancanza di fondi”.

L’intervento del segretario regionale arriva in prossimità del Primo Congresso Fillea Abruzzo-Molise dal titolo “Fabbrica per fabbrica, cantiere per cantiere. Il lavoro è”, in programma il prossimo 9 novembre a Lanciano, all’interno dell’Hotel Villa Medici, in contrada Santa Calcagna, in cui è attesa la partecipazione, tra gli altri, del presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, oltre a 94 delegati, i rappresentati delle associazioni datoriali, i segretari generali di Filca Cisl e Fenal Uil.

Tanti i temi che saranno affrontati durante i lavori: dal ripristino del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) Congruità per le imprese impegnate nel cratere del terremoto dell’Aquila del 2009, alla necessità di una legge unica per tutto il territorio italiano in casi di calamità, ribadendo allo stesso tempo l’allarme sulla precarietà nel comparto e sul lavoro nero.

Ampio spazio, poi, verrà dato alle problematiche legate al sisma: “In Abruzzo abbiamo avuto più terremoti in pochi anni e bisogna dire che se la ricostruzione del 2009 non sta viaggiando come dovrebbe, quella del 2016-2017 addirittura è al palo e a questo si è aggiunto il caos sulla Strada dei Parchi, che ha contribuito a riaccendere i riflettori sulla necessità di sicurezza sul nostro territorio”, spiega ancora Amicucci.

Secondo il sindacalista, “dall’estero ci vedono un paese che cade a pezzi e la realtà è che c’è un bisogno costante di rifare strade, ponti, di costruire piste ciclabili e nuove infrastrutture, dobbiamo prendere atto che dal dopo guerra ad oggi si è costruito tanto e male ed è proprio per questo che il settore dell’edilizia ha bisogno di un cambiamento epocale”, sottolinea il segretario abruzzese della Fillea Cgil.

Sul tema della legalità, come già avvenuto nel congresso provinciale della Fillea Cgil L’Aquila, “il dibattito punterà sull’obbligatorietà del Durc Congruità, valido strumento a contrasto al lavoro nero, grigio, che siamo riusciti ad ottenere dopo lunghe battaglie per il sisma del Centro Italia, ma che non c’è per il cratere del 2009”.

Proprio nel capoluogo abruzzese le imprese impegnate nella Ricostruzione hanno avuto l’obbligo di presentare il documento fino al 31 dicembre 2016, poi, con una legge nazionale è stato varato il Durc on line (Dol), ma su questo “chiederemo alla Regione Abruzzo una delibera ad hoc che non permetta di avere due procedure diverse nello stesso territorio. In questo senso – aggiunge il sindacalista – dobbiamo ricordare che spesso ci sono zone dove si sovrappongono i crateri sismici e questo genera caos e rallentamenti nell’intero processo di ricostruzione”.

Alla luce di tutto ciò, “torneremo a chiedere una legge nazionale sulle calamità, affinché Stato, Regione, prefetti, Comuni e Protezione civile agiscano come un solo corpo durante i disastri, con una norma unica alla quale far riferimento nell’emergenza. Le ordinanze sono fondamentali, devono dare riposta alle specificità e vanno scritte con le comunità locali, ma non possono sopperire alla mancanza di una legge nazionale”, ha concluso Amicucci.


FILLEA CGIL ABRUZZO

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