“Se non sei tu a sfruttare i media, i media sfrutteranno te”

Redazione
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f-x-haydir-tonelli1.jpgIl mondo del giornalismo dal basso cresce e si allarga: siti web, blog e giornali online non sono utilizzati per fare solo controinformazione o informazione di movimento, ma diventano strumenti di un giornalismo civico realizzato da cittadini e associazioni che, da destinatari passivi, diventano attori di una fitta rete di scambi di informazioni.
Ma a dimostrare per la prima volta la potenza di internet nel creare mass media dal basso, autogestiti, non-profit e indipendenti dai media istituzionali, è stato il sito www.indymedia.org, un network di media attivisti nato nel ‘99 a Seattle e che si è diffuso rapidamente in tutto il mondo.
Il nodo italiano (www.italy.indymedia.org), creato in occasione del vertice Ocse di Bologna, ha svolto un ruolo informativo fondamentale a partire dal G8 di Genova e ha dato vita a decine di IMC locali, tra cui indymedia Abruzzo.
Indymedia usa una piattaforma tecnologica creata da haker australiani (perfezionata poi da quelli americani ed europei) e un software libero (scaricabile dal sito web www.cat.org/au) che consente la pubblicazione in tempo reale di testi e materiali audiovisivi. Altra caratteristica è che chiunque può pubblicare e commentare le notizie: non esiste una redazione centralizzata, ma solo un data base automatico.
“Indymedia – si legge nella presentazione del sito – è un network di media gestiti collettivamente per una narrazione radicale, obiettiva e appassionata della verità. Ci impegniamo con amore e ispirazione per tutte quelle persone che lavorano per un mondo migliore, a dispetto delle distorsioni dei media che con riluttanza si impegnano a raccontare gli sforzi dell’umanità libera”.
Da alcuni mesi l’attività del nodo italiano è sospesa “per avviare – si legge sul sito – un processo di ridiscussione del progetto” e sono nate alcune liste di discussione a cui chiunque può iscriversi e partecipare.
Una curiosità: delle ultime sei notizie pubblicate sulla IMC indymedia Abruzzo prima della chiusura, quattro riguardano la diffusione in formato pdf di inserti ciclostilati di SITe.it e una il pdf de II Martello del Fucino.

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